A bordo ring si soffre. Non come i pugili che della sofferenza fanno la loro vita, ma come chi cerca di raccontare in uno o due scatti una vita, una vittoria, un attimo irripetibile.
La mia esperienza ed il lavoro mi hanno portato a frequentare fotograficamente questo "sport di fatica".
Nel Veneto vive un ottimo momento. In campo dilettantistico a Padova c'è una delle palestre più produttive PadovaRing con cui collaboro saltuariamente, fondata dal grande Luciano Sarti e
condotta ad oggi dal figlio Massimiliano. Poco distante c'è la Boxe Piovese del maestro Gino Freo, uno dei tecnici più quotati in Italia.
E nel professionismo dopo il grande Cristian Sanavia c'è Devis Boschiero, che è stato campione europeo fino al 2014, e tanti altri campioncini in erba. Da poco ho cominciato a seguire
Davide Festosi che sembra ben avviato. Anche in campo femminile, sia pure fra mille difficoltà, comincia a muoversi qualcosa. Da poco è passata al professionismo Silvia Bortot e io la seguo
quando posso.
La boxe è difficile da fotografare, molto veloce con cambi repentini di distanze e inquadrature, l'arbitro che spesso intralcia il momento culminante dell'azione, l'autofocus che a volte non fa
partire la sequenza nel momento giusto!!! Ma la passione e la voglia di farcela ti spingono ad osare sempre, a metterti alla prova.
Ed è bella da fotografare perchè ti permette anche di raccontare storie. A volte sono storie "border line", al limite. Ma sono storie vere, molto dense e intrise di "sangue sudore e
lacrime". Se sei di stomaco forte, se hai voglia di immergerti, ne vale sempre la pena.